Talenti non espressi: come liberarsene?
Talenti non espressi: una favola in ogni caso a lieto fine, anche se forse una fine vera e propria non c’è 🙂
C’era una volta,
in un tempo e in un luogo che non sono poi tanto importanti, una bambina. Era una creatura dolce e luminosa, con gli occhi sempre sorridenti ed una parola gentile per tutti quelli che incontrava.
Amava i vestiti color dell’arcobaleno e tutto quello che le stava attorno la interessava e la riempiva di gioiosa meraviglia. Ogni cosa attorno a lei le pareva un miracolo e le faceva cantare il cuore.
La bambina cresceva, e cominciarono a chiederle cosa sarebbe diventata da grande. Bisogna essere seri, le ripetevano. “Non si può sprecare tempo in frivolezze, guardati intorno e decidi quello che sarai” le dicevano i suoi genitori. E la ragazzina cominciò a guardarsi attorno perplessa, c’erano così tante cose piene di amore e bellezza attorno a lei. Doveva proprio sceglierne una sola? Pareva proprio di si.
E la ragazzina cominciò a guardare il mondo con occhi diversi, alla ricerca di qualcosa “da diventare”. Ma era assolutamente convinta di una cosa: avrebbe scelto qualcosa che amava. Sarebbe diventata qualcosa che la rendeva felice.
Crescendo e guardandosi intorno conobbe uno scrittore. La testa dello scrittore era circondata di parole, sembrava quasi che gli aleggiassero attorno in una nebbia leggera. Lei ne rimase affascinata e gli chiese se poteva insegnarle ad essere una scrittrice. Lo scrittore le rispose che doveva solo farlo. Lei aveva già dentro tutto quello che serviva, doveva solo lasciarsi trasportare dalle storie che le nascevano nel cuore e metterle sulla carta.
Piena di entusiasmo la ragazzina iniziò a scrivere le sue storie, mettendo sulla carta i personaggi creati dal suo cuore. Si lasciò trasportare da mille avventure e visitò con la fantasia mille luoghi lontani. Le sembrava di volare sul mondo ed era pervasa da una gioia immensa.
Poi fece leggere le sue storie a tanta gente. Le dissero che erano belle, ma che diventare scrittori era difficile, che mica basta saper usare bene la penna…. ci vogliono soldi, conoscenze nel campo dell’editoria. Non è quello a cui si sarebbe dovuta dedicare se voleva avere una posizione solida e sicura. Doveva stare con i piedi per terra, era brava in tante cose…. Perché andare a rincorrere sogni impossibili?
La ragazzina si rattristò un poco. Mise via i suoi racconti e si mise a vestirsi in modo un pochino più sobrio. Da persona seria. Guardandosi allo specchio si accorse che era un po’ ingrassata, ma non ci fece molto caso. Doveva rimettersi a cercare di capire cosa voleva diventare.
Dopo qualche tempo conobbe una cantante. Quando la ascoltava si sentiva sollevare dalle note leggere e dalle emozioni che quella voce le dava. Immaginò come le sarebbe piaciuto trasmettere le stesse emozioni ad altre persone, e chiese alla cantante se poteva insegnarle. La cantante la ascoltò e le disse che aveva davvero una bella voce. Le avrebbe insegnato volentieri, ma doveva credere in se stessa e impegnarsi.
La ragazzina si dedicò a quello studio con tutto il cuore e tutta l’anima, e la sera della sua prima esibizione il cuore le scoppiava di gioia. Ma dopo gli applausi della serata, i suoi amici e la sua famiglia le fecero notare quanto poco sicura fosse la strada che stava scegliendo. Erano preoccupati per lei, le volevano bene e volevano solo che fosse felice e non facesse errori di cui si sarebbe pentita. Doveva stare più con i piedi per terra…
Guardandosi allo specchio la ragazza si rese conto di essere cresciuta, e anche parecchio ingrassata. Evidentemente le persone che le volevano bene avevano ragione, quella vita non faceva per lei. Doveva mettersi a fare “qualcosa di serio”.
La ragazza però non era soddisfatta, e nel mentre che cercava qualcosa da fare che amasse davvero, mangiava e mangiava. E ingrassava….
Il cambiamento positivo a cui tutti dovremmo tendere
Poi un bel giorno conobbe uno studioso di antropologia. Vide con quanta passione si dedicava a comprendere usi e costumi di popoli che vivevano in luoghi sperduti del mondo e quella passione la conquistò. Prese quel corso di studi e chiese al professore se poteva essere una sua assistente. L’uomo valutò le sue motivazioni e la accettò nel suo gruppo. Di nuovo la ragazza era felice, poteva dedicarsi a qualcosa che le faceva battere il cuore dall’emozione….
E in questo periodo trovò anche un ragazzo che amava e la amava, e cominciò a fare progetti per una vita insieme. Dopo la laurea venne il momento di accompagnare il professore nella sua prima spedizione nel cuore della Nuova Zelanda. Tra tanti era stata scelta proprio lei. Ma il suo ragazzo era molto preoccupato. Le disse che era molto pericoloso, e poi una persona con i suoi problemi di peso (la ragazza era in effetti molto grassa a questo punto) era folle a volersi infilare in spedizioni dall’altra parte del mondo dove non ci sono nemmeno medici e ospedali. Se lo amava doveva ripensarci…
La ragazza pensò, mangiando un dolce dopo l’altro, che non poteva fare del male al ragazzo con cui voleva passare il resto della vita. In fondo lui era solo preoccupato perché l’amava… Quindi rinunciò alla sua spedizione e organizzò il suo matrimonio. Il giorno delle nozze, guardandosi allo specchio con l’abito scelto da sua madre, pensò che assomigliava a una balena bianca. Si sentiva addosso un peso enorme e le pareva che il suo cuore facesse perfino fatica a batterle nel petto.
Così la ragazza divenne una enorme e grassissima donna molto seria. Si occupava della sua casa, di suo marito e dei suoi bambini. Ogni tanto tirava fuori i suoi libri che non aveva mai pubblicato, le sue registrazioni di quando studiava canto o la sua tesi di antropologia, e riguardava tutte queste cose mangiando un dolce.
Un giorno alla fiera conobbe una cartomante. Si fece leggere le carte e rimase affascinata da quell’arte che parlava al suo cuore di antiche tradizioni quasi dimenticate. Chiese alla cartomante se poteva imparare anche lei quei segreti. La cartomante le rispose che li aveva già dentro di se, era sufficiente un pochino di pratica e di volontà per risvegliarli…
La donna tornò a casa piena di entusiasmo…. ecco che aveva di nuovo qualcosa che le interessava davvero. Ma mentre saliva le scale si rese conto di avere l’affanno. Era davvero troppo pesante, anche solo camminare le costava fatica. Mettersi a studiare una cosa nuova? No, non ce la poteva fare…. era troppo vecchia e troppo pesante. E poi come avrebbe fatto a spiegare questa sua passione a famiglia e amici? Non avrebbero mai capito.
Salì faticosamente le scale, e riprese la sua vita di ogni giorno. Mangiando e ingrassando finché il suo piccolo cuore non resse più quel peso e morì.
Fine? No
La donna non aveva idea di cosa avrebbe trovato dopo la morte. Rimase quindi molto stupita quando di fronte a lei trovò un globo di pura luce bianca da cui irradiava calore e amore verso di lei.
Si guardò e realizzò che anche lei era una lama di luce, dai colori dell’arcobaleno, non era più una vecchia donna grassa. Chiese all’essere di luce che aveva di fronte come mai si sentisse così leggera.
“Qui non hai il peso delle tue paure” le rispose lui. “Vedi, tutte le cose che ti hanno chiamato nella vita, tu le avresti tranquillamente potute fare. Ti avrebbero fatta sentire felice e ti avrebbero permesso di portare amore nel mondo. Ma hai avuto paura, la paura ti ha schiacciato sotto il suo peso. E quando il tuo cuore non ha sopportato più tutta quella paura e tutto quel peso la tua vita è terminata. Ma non temere, non è la fine per la tua anima. E un’inizio….
Ci vogliono molte esperienze per vincere tutta quella paura. Avrai altre occasioni per esprimere i tuoi talenti, avrai altre vite per vivere nell’amore. A volte sbaglierai ancora, a volte invece farai dei passi avanti. Ti aiuteremo ad accorgerti di quei passi avanti e ti guideremo finché, alla fine, nessuna paura ostacolerà più il tuo cammino. Quando questo avverrà la tua luce brillerà nel mondo e tu lo percorrerai leggera leggera”
L’essere di luce prese con se l’anima della donna e la accompagno verso il suo nuovo inizio.
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