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Sbattezzo: come procedere

sbattezzoSbattezzo: se conosci la parrocchia presso la quale sei stata/o battezzata/o, devi semplicemente scrivere una lettera al parroco. Con la quale lettera chiedi che sia annotata la propria volontà di non far più parte della Chiesa cattolica. La lettera deve essere inviata per raccomandata a.r. all’indirizzo della parrocchia. Allegando la fotocopia del documento d’identità. Non è necessario fornire alcuna motivazione.

E’ disponibile una lettera modello, scaricabile in formato RTF e modificabile a piacimento secondo le tue proprie esigenze. E’ altresì disponibile una versione in formato PDF. Se non hai subito la prima comunione e nemmeno la cresima, puoi provare a inviare alla parrocchia un modulo RTF o PDF. Recentemente sperimentato con successo e contenente la richiesta di prendere nota che non si è mai stati cattolici.

Come procedere con o senza ritrovare la chiesa di battesimo

Se non conosci la parrocchia, la prima strada è quella di fare una ricerca sul portale della Cei. Qualora hai dubbi tra più parrocchie, puoi provare a chiedere aiuto a soslaicita@uaar.it.
Qualora l’esito fosse infruttuoso, puoi inviare una richiesta al parroco dove è stata impartita la prima comunione ma solo a partire dall’anno 1984, mentre per la cresima va bene sempre e indipendetemente dall’anno. Chiedendo al parroco di provvedere all’annotazione della richiesta sui documenti che attestano la somministrazione di questi sacramenti.

In alternativa, se ti sei è sposata/o con il rito concordatario, puoi anche inviare una richiesta alla parrocchia delle nozze, chiedendo di conoscere la parrocchia di battesimo.

Ti puoi anche sbattezzare via e-mail o via fax, purché tu conosca l’indirizzo di posta elettronica o il numero. Non tutte le parrocchie sono informatizzate. E l’UAAR non dispone ovviamente di tali dati. Se sei interessato puoi contattare lo sportello soslaicita@uaar.it.

Sbattezzarsi è rapido e semplice: si concretizza nel giro di quindici giorni. Termine di legge entro cui le parrocchie sono tenute a rispondere con una lettera con cui confermano di aver annotato sull’atto di battesimo e/o sul registro dei battezzati quanto richiesto dallo “sbattezzando”. A volte impiegano anche più di quindici giorni. Nel caso che vengano frapposti degli ostacoli, ti consiglio di consultare le FAQ che contengono le risposte alle domande più ricorrenti sull’argomento. Qualora i dubbi persistono, invia un messaggio a soslaicita@uaar.it per ottenere una consulenza sull’argomento. Ti ricordo che in mancanza di risposta da parte della parrocchia, è possibile presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali. Tutti i ricorsi presentati finora si sono conclusi con esito positivo.

Perché?

Uno dei motivi per cui ho deciso di procedere allo sbattezzo, oltre alle bolle papali e al fatto che siamo considerati dispersi in mare, è che non voglio trovarmi nessun prete davanti agli occhi in punto di morte.

Questo gesto ci rende più liberi, sia dal punto di vista energetico che giuridico. Andiamo dritti per la nostra strada. Chi critica il gesto è complice di 1700 anni di dominio. Il mio invito: dedicare tempo a far ragionare un fedele equivale a buttarlo dal finestrino in autostrada. Il fedele non ti ascolta per comprendere, ma per difendere il suo padrone. Luce!

Michele Giovagnoli

Al momento mi è stato risposto via posta che non sono nel registro della chiesa che mi è stata indicata come luogo certo di battesimo, l’alternativa è chiedere annotazione nel registro dove ho fatto la cresima, intanto continuo la ricerca del luogo dove sono stato battezzato.

Se hai esperienza in merito o hai un documento che attesta l’avvenuto sbattezzo e ti va di condividerlo nei commenti sarebbe cosa assai gradita!

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