Nel dicembre del 1980 Madre Teresa scrive a Osho in replica a un suo commento sul premio Nobel conferito. Ecco la risposta di Osho.
Proprio l’altro giorno ho ricevuto una lettera da Madre Teresa. Ciò che ha scritto nella lettera è sincero, ma è privo di senso. Madre Teresa non sa ciò che scrive, perché ragiona in modo meccanico, come un robot. Scrive: “Ho appena saputo del suo discorso. Mi dispiace molto per lei, per ciò che ha detto a proposito del premio Nobel che mi hanno dato e per gli aggettivi che ha usato sul mio conto. La perdono con grande amore”.
Ho apprezzato la lettera, ma lei non ha capito gli aggettivi che ho usato. Se li avesse capiti si sarebbe dispiaciuta per se stessa. Gli aggettivi che ho usato sono: “imbrogliona”, “ciarlatana” e “ipocrita”.
Il premio Nobel viene dato a chi funziona in questa società come un lubrificante, così che le ruote dello sfruttamento e dell’oppressione possano girare senza problemi.
La persona veramente spirituale è ribelle. La società la condanna, invece di premiarla. Gesù è stato condannato come un criminale e Madre Teresa è rispettata come una santa. I ciarlatani vengono sempre lodati dalla società perché sono utili a mantenere lo status quo.
Poco tempo fa c’è stato un disegno di legge al Parlamento indiano sulla libertà di religione. Questa legge avrebbe proibito la conversione a un’altra religione, nel caso non fosse frutto di una libera scelta. Madre Teresa è stata la prima ad opporsi. Ha scritto una lettera ai politici: “Il disegno di legge non deve passare perché va contro tutto il nostro lavoro. Siamo determinati a salvare la gente, e la gente può essere salvata solo se diventa cattolica”. La sua opposizione ha creato molto clamore in tutto il paese. Siccome i politici non volevano perdere i voti dei cristiani, il disegno di legge è stato abbandonato.
Personalmente, io non converto nessuno: sono le persone a venire da me. Io non impartisco catechismo o alcuna dottrina. Io aiuto gli altri a tacere. Il silenzio non è né cristiano né indù né musulmano. Il silenzio è silenzio. Io insegno ad amare, e l’amore non è né cristiano né indù né musulmano. Io insegno ad essere consapevoli, e la consapevolezza non appartiene a nessuno. Per me questa è la vera spiritualità.
Le persone come Madre Teresa sono ipocrite: dicono una cosa ma ne fanno un’altra. Per le cose che le ho detto lei “mi perdona con grande amore”. Per perdonare qualcuno prima devi essere arrabbiato. Si dice che il Buddha non perdonò mai nessuno per la semplice ragione che non si arrabbiò mai. Come si può perdonare senza rabbia? È impossibile. Per cui lei doveva essere arrabbiata. Questo è ciò che io chiamo incoscienza: lei non sa ciò che dice. Quale crimine avrei commesso per essere perdonato? Basta con questa idiozia che i cattolici continuano a perdonare. Non ho commesso alcun peccato, quindi perché mi perdoni? Ribadisco tutti gli aggettivi, e ne aggiungo un paio: è stolta e mediocre.
Se c’è qualcuno ha bisogno di essere perdonato è lei. Dice: io combatto il peccato dell’aborto. Se l’aborto è un peccato, i cattolici ne sono responsabili perché si oppongono ai metodi di controllo delle nascite. È questa la causa di tutti gli aborti, sono loro i responsabili. Per me sono dei grandi criminali. In questo mondo sovrappopolato, dove le persone sono affamate, opporsi ai contraccettivi è imperdonabile. I contraccettivi sono uno dei contributi più significativi della scienza moderna all’umanità, e potrebbero rendere questa terra un paradiso. I cattolici sono criminali, ma il loro crimine è tale che ci vuole grande intelligenza per capirlo.
Dice: “Possa la benedizione di Dio essere con lei e riempire il suo cuore con il suo amore.” Stupidaggini. Io non credo in nessun Dio come persona, quindi non c’è alcun Dio che mi può benedire. Dio è una realizzazione, non è qualcuno da incontrare. È la nostra coscienza purificata.
Lei scrive per mostrare quanto è religiosa, ma tutto ciò che vedo è una persona stolta e mediocre.
Il sunto di Giuseppe Pili
Il giudizio su questo scontro è affidato alla nostra personale percezione di ciò che è il bene.
Il bene per Osho è una visione più ampia sull’umanità, come dimostra la sua opinione sulla contraccezione. Una visione che deriva dalla consapevolezza, frutto della meditazione.
Una visione che quella suora dal carattere di ferro non aveva, per intelligenza e cultura, come testimonia la sua cieca aderenza all’ortodossia cattolica su qualsiasi argomento. Madre Teresa era una vera e propria macchina da guerra per il reclutamento di nuovi cattolici. Osho ha sempre considerato le religioni come fabbriche di schiavi, per cui Madre Teresa per lui reclutava nuovi schiavi.
Madre Teresa è emissaria di Cristo? Credo di no. Cristo non era un uomo pio e devoto. Cristo era un rivoluzionario che non chiedeva obbedienza, ma consapevolezza, e visione ampia. Si è battuto contro l’ottusità e l’ipocrisia della casta sacerdotale, quella a cui Madre Teresa si è sempre inchinata.
L’impegno di quella donna tenacissima non è frutto di consapevolezza, ma di fede in una ideologia. Se avesse abbracciato l’Islam probabilmente sarebbe stata una martire suicida.
Madre Teresa – in modo iperbolico – ricorda quelle mamme soffocanti che si caricano di incombenze, sacrificandosi per i propri figli, per poi ricattarli moralmente con la frase “con tutto quello che ho fatto per voi”. Questo tipo di madre non capisce che è preferibile che i figli non abbiano bisogno di lei, piuttosto che dipendano dalla sua strenua volontà. La vocazione al martirio, la glorificazione della sofferenza, pensando che la nostra presenza su questa terra sia solo il transito per la vera vita che vivremo dopo la nostra morte, è l’esatto contrario di ciò che pensava Osho, per cui il paradiso è qui e ora, se solo gli esseri umani esprimessero il loro vero potenziale di consapevolezza e amore.
Ho messo la consapevolezza prima dell’amore in modo intenzionale, perché il secondo è una conseguenza del primo, non il contrario. Le forme d’amore che nascono dall’inconsapevolezza sono solo deleterie forme di attaccamento, nevrosi o – peggio – psicosi.
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