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L’Orologio della natura: condividiamo il mondo con altri esseri, piante e animali, e dovrebbe essere spontaneo l’uso dell’etica ambientale

L'Orologio della NaturaL’Orologio della natura: tra la nascita e la morte, ci assumiamo un debito e un impegno per la vita che dovremmo onorare con la nostra condotta e il nostro comportamento, impegnarci con i nostri compagni di questa esperienza, come piante, animali e microrganismi. Siamo tutt’uno con la vita.

Siamo strettamente legati alla natura e a tutte le sue manifestazioni. La nostra essenza è racchiusa nell’aria, acqua, terra e energia. Anche se non vediamo e percepiamo vagamente il tutto, siamo uniti al centro di creazione della vita da un cordone ombelicale indissolubile. Con ogni respiro possiamo osservare il nostro corpo e la realtà che ci circonda. L’acqua è la linfa vitale del pianeta e sostiene tutti gli organismi biologici che esistono all’interno della biosfera. Gli alimenti servono come un ponte per garantire la loro esistenza.

Dai più semplici organismi ai più complessi, dalla manifestazione più piccola, come quella di un batterio ad esempio, agli organismi giganti e massicci come la balena blu. E come il più vero dei testimoni, la vita arriva a rendere possibile la realtà che condividiamo. Non importa la sua forma o il mezzo di espressione, di tutte le cose presenti, come la terra, l’acqua o l’aria, la vita è il tesoro più prezioso che esiste, che appartiene tutto a noi e lo dobbiamo sempre onorare e festeggiare, perché ogni essere umano è la migliore testimonianza sapiente di una natura infinita che accumula in modo incessante il perfezionismo del lento passaggio di evoluzione.

Pertanto, ogni espressione della vita che nutriamo nel suo stesso grembo, è il miglior modo accurato e selezionato, dotato di tutti i poteri per svolgere efficacemente il suo ruolo nella comunità di organismi che compongono la biodiversità.

Così, il rispetto della vita, si pone come un principio etico e un dovere morale per l’uomo, perché tutta la vita ha valore e dignità, indipendentemente dall’approccio o dal concetto che possiamo avere. La natura è precisa con tutte le creature e solo lei può disporne quando le circostanze lo esigono. Tutto in natura può essere utile per la vita umana e utile ad ogni specie. Vivi e lascia vivere, dovrebbe essere il principio filosofico che funge da supporto alla condotta e al comportamento degli uomini, con rispetto dei loro coinquilini, non importa se la tua pelle è ricoperta di piume o di squame, cuticole e stomi.

L’intelligenza dell’uomo

Che cosa è l’intelligenza umana? La vera intelligenza dell’uomo sta nella capacità di adottare e comprendere i processi della vita e di adattarsi a loro, facilitando o incoraggiando il loro sviluppo attraverso lo scorrere del tempo e dello spazio.

Agire nella direzione opposta è sbagliato, anche se apparentemente ci sono stati dei successi nell’immediato, perché in ultima analisi, la natura è tanto responsabile da dimostrare che non vi è saggezza nel mondo in grado di superare chi ha accumulato esperienza e conoscenza attraverso un tempo indefinito come quello di madre natura. Solo favorendo la vita e i suoi processi utili a garantire l’esistenza degli esseri umani, è possibile riportare noi stessi in armonia e nel seno di Madre Terra.

Il verde di madre natura come casa

E’ stato adeguatamente documentato e la letteratura antropologica lo prevede, che la specie umana ha non meno di 30.000 anni di vita e che le città e gli insediamenti umani organizzati in villaggi o città, con vere residenze artificiali, risalgono a circa 7000 anni fa, il che significa che, senza il timore di sbagliare, si può affermare che appena prima di 7000 anni fa abbiamo lasciato la foresta e che per almeno 20.000 anni siamo stati sotto la sua protezione.

Questo è davvero così, come è vero che abbiamo dimenticato la nostra vera origine e il ricordo che il tetto di casa nostra era il verde delle piante. Perché abbiamo abbandonato gli alberi? Sono sempre stati i nostri migliori alleati. La tecnologia oggi a portata di mano, rimane essenziale per la nostra sopravvivenza? Perché il successo esistenziale ha attirato la nostra specie sotto la sua ombra? Vi lascio con delle domande, poiché sono l’unica cosa che ci riporta alla conoscenza e al risveglio dei nostri sensi, non smettiamo mai di porci domande!

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Peter Wohlleben

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