Franchezzo
Le mie avventure nell’altra vita
Nota introduttiva
Questo libro straordinario è stato scritto nel 1896 da un medium italiano, A. Farnese, a Londra, sotto dettatura di un abitante del mondo spirituale, Franchezzo. E’ rimasto inedito, per ragioni sconosciute, fino a qualche anno fa, quando è stato ritrovato il manoscritto negli Stati Uniti. La sua pubblicazione è un avvenimento importante per tutti i ricercatori spirituali dei nostri tempi.
Nota dell’autore
Dando alle stampe questo libro, non ne rivendico la qualifica di autore, perché non ho svolto che il ruolo dello scriba, sforzandomi di scrivere il più fedelmente possibile le parole trasmesse dall’autore spirituale in persona. Ho dovuto scrivere queste parole nel modo più veloce possibile che la penna mi permetteva, e molte delle esperienze descritte e delle opinioni avanzate sono contrarie a quanto personalmente credevo a proposito delle condizioni di vita nel Mondo Spirituale.
Ho potuto spesso vedere l’Autore, Franchezzo, materializzarsi davanti a me, ed in quelle occasioni egli è stato riconosciuto da persone che lo avevano conosciuto sulla terra.
Avendo pubblicato il libro così come l’ho ricevuto, devo lasciare al suo autore spirituale tutta la responsabilità delle opinioni che egli esprime e delle scene che descrive.
A. Farnese, Londra, 1896
Presentazione del traduttore
Se pensiamo che con la morte tutto finisca, allora non ci poniamo il problema dell’aldilà, ma se sentiamo che la nostra vita non cesserà con la morte del corpo fisico, sicuramente ci siamo chiesti cosa ci attende oltre la vita fisica.
Normalmente, le risposte che ci fornisce la nostra cultura cristiana sono piuttosto vaghe, e sono ben note le battute correnti sulla noia mortale che deve esistere nel “paradiso”, in cui passeremmo l’eternità a suonare l’arpa, rispetto alla vita più movimentata ed alla gente più interessante che potremmo incontrare all’inferno. Ma queste battute e questi pensieri servono solo a mascherare la nostra ignoranza della futura dimensione.
Bene, questo libro sfida i nostri concetti più radicati, quelli che diamo per scontati quando pensiamo al Mondo dello Spirito. Perché questi concetti li abbiamo dentro di noi. Quando pensiamo allo spirito, battute a parte, pensiamo in ogni caso a qualcosa di vago, di etereo. Nella futura dimensione, pensiamo, non avremo bisogno di mangiare o di dormire, e non esisterà distinzione di sesso. “Deve” essere così, per la trasmissione di una cultura non scritta e nemmeno trasmessa a voce, che non ha bisogno di questi mezzi di trasmissione perché è diventata quasi parte del nostro patrimonio genetico.
Se abbiamo queste sia pur vaghe idee sul mondo dello spirito, questo libro sarà per noi una incredibile sorpresa: i bisogni fisici – passatemi la parola – del cibo e del sonno non vengono meno, secondo l’autore. E nelle dimensioni più elevate si formano delle coppie, di marito e moglie, perché questo è l’ordine dell’universo. Ed il mondo che troveremo, la casa (sì, la casa) nella quale vivremo, non sono predeterminate, ma sono quelle che abbiamo preparato con la nostra vita sulla terra.
Secondo Franchezzo infatti, le parole e le azioni che compiamo, ed i nostri stessi pensieri, creano il mondo che ci attende. Considerando le cose sotto questo aspetto, avremo forse una motivazione in più per comportarci secondo i princìpi morali che sono alla base di ogni religione e di ogni etica.
Chi ha una mentalità pratica, e cerca di capire il perché delle cose, è aiutato dalla visione del mondo dell’aldilà che ci porta Franchezzo, lo spirito che ha dettato il libro, a comportarsi in un modo più giusto; una visione delle cose ed un modo di vita il cui punto centrale è amare gli altri.
Il suo messaggio fondamentale, oltre alle mille altre riflessioni che il libro suggerisce, è: l’egoismo porta alla morte dello spirito, l’altruismo, l’amore, lo fanno fiorire.
Il prossimo mondo, poi, lungi dall’essere un luogo di contemplazione, è un mondo d’azione e di crescita; e soprattutto di speranza. Infatti, un altro messaggio importante è questo: l’inferno non esiste; o meglio, esiste, ma non è eterno. E’ il luogo dove finisce chi ha sbagliato, ma la speranza esiste per tutti, sulla base del pentimento prima e delle azioni poi. Franchezzo si scaglia duramente contro coloro che su questa terra predicano l’eternità dell’inferno, sia perché uccidono la speranza nelle persone, sia perché offendono un Dio immensamente amorevole, assurgendo a giudici inappellabili degli uomini.
Il mondo dello spirito, comunque, è immensamente vasto. L’autore ne è consapevole e ci mette in guardia anche nei confronti di coloro che tendono a spacciare le proprie esperienze spirituali come la visione assoluta di quella dimensione. E’ un libro onesto, quindi, e leggendolo sentiamo che contiene delle verità profonde, che soddisfano sia il nostro cuore che il nostro intelletto. Ed è sicuramente un libro che ci fa riflettere. Credo che dopo averlo letto, rifletteremo molto attentamente prima di compiere una qualunque azione dubbia, perché saremo molto più consapevoli delle sue conseguenze, per gli altri e per noi stessi.
A. Ciacciarelli
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