Bill Kaysing, un rivoluzionario ante-litteram
Chi si occupa di complotti lunari conosce molto bene Bill Kaysing. Fu lui infatti il primo a sollevare dubbi sull’autenticità delle missioni Apollo, quando pubblicò il suo libro “We never went to the Moon” (“Non siamo mai andati sulla Luna”), nel 1977. Da allora, Kaysing è considerato a buon diritto il padre della teoria del “moonhoax”.
Ma il ruolo di Kaysing come “complottista” ha rappresentato solo una parte minima della sua vita. In realtà quest’uomo ha incarnato il prototipo del cittadino che rifiuta un sistema che vorrebbe a tutti i costi inglobarlo, condizionarlo e renderlo schiavo, riuscendo comunque a condurre un’esistenza dignitosa, allegra e priva di compromessi.
E’ questo ciò che emerge dalla biografia “Bill Kaysing, la penna più veloce del West”, scritta da Albino Galuppini.
Nato nel 1922 a Chicago, Kaysing era stato assunto nel 1957 alla Rocketdyne, l’azienda aerospaziale che costruì i razzi propulsori per le missioni Mercury, Gemini e Apollo. A 35 anni Kaysing poteva considerarsi un uomo “arrivato”: aveva una moglie, due figlie, due automobili, un buono stipendio e una villetta unifamiliare.
Ma fu proprio in quegli anni che un tarlo iniziò a rodergli il cervello. E’ questo tutto quello che voglio dalla vita? – si domandava sempre più spesso Kaysing. Egli infatti aveva fatto due conti, …
… e si era accorto che la sua famiglia spendeva ogni mese praticamente tutto quello che guadagnava. Gli fu presto chiaro che ogni famiglia in America venisse indotta dal sistema consumistico ad innalzare il più possibile il proprio livello di vita, fino al margine massimo, indipendentemente dallo stipendio di ciascuno. Kaysing aveva già intravisto il fenomeno della “rat race” (la “gara fra topi”, ovvero la rincorsa al denaro e al successo tipica della cultura americana), molto prima che il termine stesso venisse coniato.
Nel ’64 Kaysing decise di uscire dalla competizione, prima che questa lo rendesse schiavo per sempre: lasciò la Rocketdyne, vendette la casa e acquistò un trailer, con il quale iniziò a girovagare per gli Stati Uniti, portandosi dietro tutta la famiglia. Da quel giorno Kaysing decise che si sarebbe mantenuto vendendo libri, scivendo articoli per i giornali locali, e svolgendo lavoretti occasionali.
Uno dei primi libri che scrisse fu proprio “How to live in the New America” (“Come vivere nella nuova America”), nel quale Kaysing anticipava uno stile di vita da ‘decrescita’ preconizzando con decine di anni di anticipo la fine della società consumistica e dello sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali.(*)
Una volta capito che sarebbe riuscito a sopravvivere dignitosamente, pur restando ai margini del sistema, Kaysing decise che la sua missione, da quel momento in poi, sarebbe stata di insegnare ai suoi lettori di diventare liberi quanto lo volevano essere, aiutandoli a districarsi economicamente e legalmente vivendo fuori dalla “rat race”.
Nacque così il libro “The Robin Hood handbook” (“Il manuale di Robin Hood”), che insieme a “Come vivere nella nuova America” suggeriva mille sistemi utili per vivere dignitosamente con un esborso minimo di soldi. Seguirono poi “The first-time farmer’s guide” (“Guida per l’agricoltore neofita”), il cui scopo era di aiutare anche i senzatetto i quali, coltivando la terra, avrebbero potuto procurarsi del cibo con poco o nessun costo. Altri libri di successo furono il “Dollar-a-day cookbook“ (“Come cucinare con un dollaro al giorno”), e “Homes for the homeless” (“Case per i senzatetto”), nel quale Kaysing insegnava come costruirsi una vera e propria mini-abitazione per il costo complessivo di 1200 dollari.
Kaysing scrisse anche un libro intitolato “Privacy. How to get it, how to enjoy it” (“Privacy, come conquistarla e come godersela”), che illustrava tutti i metodi legali consentiti per tenere lo stato e le istituzioni lontani dalla propria vita privata.
Nella sua vita Kaysing ha sempre aiutato quelli più poveri e bisognosi di lui. Ad un certo punto andò a vivere con la moglie su un grosso barcone ormeggiato nella baia di San Francisco, il Flying Goose (“L’oca volante”). Questa barca era talmente grande che i Kaysing decisero di ospitarvi anche alcuni senzatetto che vivevano nella zona.
Kaysing cominciò anche a pubblicare un giornale “The better world news” (“Notiziario di un mondo migliore”) che si occupava di salute, prevenzione e alimentazione naturale, e incoraggiava le persone a realizzare i propri sogni nel cassetto prima di essere troppo vecchi per farlo.
In generale, i principi fondamentali su cui si basava la filosofia di Kaysing si possono riassumere così:
RAT RACE: scansare il modello consumistico della società americana con le sue regole e i suoi rituali. Rifiutare in toto le imposizioni e le abitudini inculcate attraverso la scuola e la martellante presenza dei mezzi di comunicazione di massa.
ABITAZIONE: trasformare qualunque cubicolo ottenuto gratuitamente in abitazione. Baracche e capanni abbandonati, vecchie miniere, città fantasma, imbarcazioni, roulotte, furgoni riattati a dimore permanenti, usufruibili da chi altrimenti dovrebbe ridursi allo stato di barbone.
ALIMENTAZIONE: come alimentarsi in modo sano e genuino, producendo da sé il proprio cibo, coltivando appezzamenti di terreno e sborsando il meno possibile.
ECONOMIA DOMESTICA: ridurre al minimo ogni genere di spesa procurandosi terreni, case, corsi scolastici, vestiti e cibarie in modo il più possibile gratuito o semi gratuito.
RISERVATEZZA: il concetto di “privacy” nel senso più ampio del termine. Evitare di essere infastiditi da enti pubblici, come Stato e altri organismi, ma anche non farsi disturbare da vicini di casa e scocciatori qualsiasi.
TASSE: escogitare qualunque sistema legalmente concepibile per versare meno imposte e balzelli, trovando modi per ottenere esenzioni fiscali e contributi pubblici.
ROBIN HOOD: vivere in mezzo alla natura incontaminata gioendo delle sue offerte gratuite come acque idrotermali, frutta selvatica, frutti di mare, alimenti vegetali e animali liberamente usufruibili.
ANZIANI: in tarda età cominciò a occuparsi della condizione degli anziani in America cercando in ogni modo di indicare sistemi per aiutarvi a trovare un tetto e mantenersi in salute.
A questo punto è chiaro che un libro come “Non siamo mai andati sulla Luna“ non è soltanto il frutto di un’impennata momentanea, ma è piuttosto la conseguenza logica di un atteggiamento verso la vita da parte di chi ha capito che siamo di fronte ad un sistema che cerca di ingannarci in ogni modo possibile ed immaginabile. All’interno di un tale sistema, secondo Kaysing, quello della Luna fu semplicemente l’inganno più colossale e spudorato che mente umana abbia mai concepito.
Massimo Mazzucco
Alcuni passaggi e le immagini sono tratti direttamente dal libro di Albino Galuppini: “Bill Kaysing: la penna più veloce del west.”
Il libro “Home for the Homeless” in formato pdf.
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