Perché ci si ammala? Dove dobbiamo ricercare le cause?
Perché ci si ammala? (Prima parte)
I batteri non producono malattia: è la malattia che li produce.
Cominciano le canoniche febbri, febbroni, otiti, bronchiti nei bambini intossicati da cibi killer (carne, pesce e latticini) e zuccheri di pranzi e cenoni festivi…
Sul tema cibo e alimentazione sarebbe utile conoscere le motivazioni che hanno portato Franco Libero Manco ad un radicale cambiamento del suo stile di vita già dal 1974. Perché sono diventato vegetariano? Egli risponde a tanti interrogativi, ma soprattutto offre preziosi spunti di riflessione.
I virus contagiosi non esistono (sono la grande bufala della medicina), esistono le tossiemie che nascono dentro di noi e le febbri sono i sintomi eliminatori di tali tossiemie.
Non ci si ammala per colpa dei germi, dei batteri, dei virus, del destino o del patrimonio genetico. Le malattie genetiche incidono minimamente sulla percentuale di malattie e in gran parte ridimensionabili attraverso un corretto stile di vita. Il diabete e il cancro non arrivano dall’esterno: è il corpo che li sviluppa. L’obesità non si prende: è il corpo che accumula grasso. Il mal di testa, il mal di schiena, l’artrite, l’impotenza, non si prendono: sono tutte condizioni patologiche che il corpo sviluppa dal suo interno.
Ci si ammala perché vengono violate le leggi naturali che ogni organismo vivente, a seconda della sua specie, deve rispettare. Quando la popolazione assume standard di vita sbagliati, viola le leggi naturali e si alimenta con prodotti industrializzati, le persone incominciano ad ingrassare, ad ammalarsi, a sviluppare i disturbi della civiltà moderna. Le malattie sono dovute a: tossine, caos elettromagnetico, stress psicofisico, ma soprattutto a causa della cattiva alimentazione dovuta a cibo cotto, industriale, che causa carenze nutrizionali (nonostante la sovralimentazione) e le nostre cellule restano affamate e assetate per carenza di veri nutrienti.
Non ci si ammala a causa dei virus o dei batteri. Se si espongono due soggetti al virus dell’influenza uno si ammala e l’altro no, perché? Perché l’organismo del primo non riesce a difendersi a causa di una condizione di debolezza del suo sistema immunitario e le tossine aggrediscono l’organismo. Quando l’organismo è intossicato, si abbassano i livelli di acidità del sangue. Il pH del corpo dovrebbe essere alcalino, quando invece è acido si è esposti al rischio di malattie. Se il pH è alcalino praticamente non ci si ammala mai. Ogni individuo malato di cancro ha un pH molto acido.
- Ci si ammala a causa delle radiazioni elettromagnetiche a cui si è giornalmente esposti. I campi magnetici interferiscono con la naturale vibrazione delle cellule, favorendo l’insorgenza di patologie, anche tumorali.
Ci si ammala a causa dei farmaci, i quali risultano essere responsabili della maggior parte delle malattie. L’OMS dice che il 60% delle malattie sono iatrogene, praticamente i medicinali generano più malattie di quante non ne curino. La presenza di malattie è direttamente proporzionale al consumo di farmaci. Più farmaci si prendono più ci si ammala, perché tutti i farmaci hanno effetti collaterali negativi, tossici, dannosi: sono veleni, le peggiori tossine, spesso mortali. I farmaci producono malattie perché eliminano i sintomi, non curano la causa. Tutti i farmaci, sia quelli prescritti sia quelli acquistati liberamente senza ricetta, sono causa di malattie e disturbi. La risposta alle malattie non sta nei farmaci: la malattia non arriva perché nell’organismo manca l’aspirina o l’antinfiammatorio.
Le malattie degenerative sono direttamente proporzionate al consumo di farmaci. Esiste un legame certo tra assunzione di farmaci e suicidi. La quarta causa di morte in America sono i medici, sia perché prescrivono farmaci potenzialmente letali e sia perché eseguono interventi che si concludono con il decesso del paziente, o perché sbagliano diagnosi, o perché prendono decisioni scorrette e fatali. Il Journal of the American Medical Association nel numero 284 afferma: “Gli interventi chirurgici non necessari, gli errori medici, gli effetti collaterali dei farmaci ecc. causano lo stesso numero di morti delle cardiopatie e dei tumori… Diceva G. B. Show: “Gran parte dell’umanità nasce aiutata dai medici e muore per lo stesso motivo”.
- Ci si ammala a causa di cattivi stili di vita: droghe, fumo di sigaretta, alimenti voluttuari, mancanza di esercizio fisico.
- Ci si ammala per mancanza di serenità interiore: stress, ansia, depressione, gelosia, rancore, frustrazioni, preoccupazioni, pessimismo…
- Ci si ammala a causa di mancanza di ideali.
Gli europei ingeriscono ogni anno 170.000 tonnellate di aromi industriali e 95.000 tonnellate di glutammati (anti-schiuma, stabilizzatori di colori, anti-agglomeranti, umidificatori, solventi, flocculanti, ecc.). A causa di questo il 15% della popolazione europea soffre di allergie. Siccome le proprietà organolettiche degli alimenti naturali non sono fatti per durare nel tempo, il ricorso agli aromi naturali è sistematico. Allora succede per esempio che lo yogurt alla fragola riporti la scritta “aroma naturale”, in realtà è una pasta ottenuta con una mescolanza di trucioli di un albero australiano, fatta con acqua, alcol e qualche ingrediente segreto. Da questa ricetta, con qualche aggiunta, è possibile ottenere l’aroma del lampone, del cioccolato, di vaniglia e così via. E così si potrebbero trovare tracce di proteine del latte nel liquore alla noce di cocco, dei peptidi di glutine nelle caramelle, nei corn-flakes, delle tracce di nocciole in un dolce al limone e così via.
Questa alterazione del gusto degli alimenti non è senza conseguenze per la salute delle persone. Anche se gli industriali garantiscono l’innocuità degli additivi impiegati, non dispongono, in genere, di alcuna possibilità di verifica scientifica: controllare 20.000 additivi costerebbe troppo e richiederebbe tempi troppo lunghi. Né sono mai stati studiati finora gli inevitabili effetti delle interazioni fra i diversi prodotti chimici utilizzati. Gli industriali non hanno né i mezzi né il tempo per far testare tutti gli additivi impiegati. Per contro la gente, sempre più indaffarata ed in corsa con il tempo, ha difficoltà a cucinare ortaggi o cereali o di consumare frutta in modo sano e naturale, magari cercandola in qualche negozio bio un po’ più distante. E allora le allergie si diffondono e a guadagnarci sono gli industriali e, naturalmente, i medici.
Il destino di un popolo dipende da cosa mangia.
Franco Libero Manco
Perché ci si ammala? (Seconda parte)
Approfondimenti e riflessioni
Nessuna generazione precedente è stata colpita da tante patologie come l’attuale. Sembra che più passa il tempo e più sia precaria la salute umana. Oggi 1000 nuovi casi di tumore si registrano ogni giorno solo in Italia: complessivamente è vittima di 4000 diverse malattie. Antichi testi induisti dicono che prima che il popolo si nutrisse di carne vi erano solo 2 malattie, dopo ne scoppiarono 78. Il grande medico Ippocrate a suo tempo ne contava una cinquantina, alcuni secoli dopo Galeno ne annoverava 150.
Non vi è trasmissione televisiva in cui non si parli di alimentazione e malattie, in cui si esaltano i progressi della scienza nel combatterle, vantando nuovi ritrovati sempre più efficienti che consentono cure sempre più efficaci, ma mai risolutive. La scienza medica essenzialmente sintomatologica continua ciecamente a concentrarsi sulle capacità dei farmaci di arginare gli effetti prodotti, ma non indaga sulle cause che determinano le malattie: farmaci che facessero guarire dalle malattie farebbero fallire le industrie mediche e renderebbero inutili gli istituti di ricerca e gli stessi operatori sanitari. Un operaio che guadagna riparando calzature l’ultima cosa che aspirerebbe sarebbe quella dell’invenzione di calzature che non si logorano.
Da dove vengono le malattie? Perché gli animali che vivono in natura non si ammalano quasi mai, mentre l’essere umano, raramente gode ottima salute? Molto probabilmente perché vive contro natura, si nutre di alimenti privi o scarsi di sostanze necessarie al suo organismo.
Se si immagina riunita tutta la massa umana in una grande vallata, un numero impressionante di questa avrà difficoltà a muoversi, a correre; mentre tutti i rappresentanti di un’uguale massa di qualunque specie si muoverà veloce, agile, spedita, piena di energia e di vita.
La mia ipotesi in fatto di malattie umane è semplice: se una macchina ha i componenti adatti a funzionare con un suo specifico carburante, se questo non è quello previsto sarà inevitabilmente destinata a funzionare male, ad aver bisogno di interventi di riparazione e a durare meno del tempo previsto. Allo stesso modo, se la “macchina” umana è stata progettata per utilizzare come “carburante” alimenti vivi e genuini, cioè frutta, verdura e semi e a respirare aria salubre, bere acqua pulita e praticare il necessario movimento; se questo viene a mancare è facile dedurre che la nostra “macchina” non può funzionare a dovere, sarà soggetta a continue riparazioni e questo compromette le sue difese immunitarie, e quindi l’organismo resta preda di qualunque attacco batterico o virale che si manifesterà colpendo la parte geneticamente più debole: l’identico meccanismo di un palloncino gonfiato fino a scoppiare, la crepa si manifesterà nel punto più debole della sua struttura.
Se la causa della malattia è l’accumulo di tossine nell’organismo con il conseguente indebolimento delle difese immunitarie per un’innaturale stile di vita ed un’alimentazione inadatta, dannosa e priva di nutrienti necessari, la strategia per recuperare la salute non può che essere il rafforzamento del sistema immunitario attraverso un corretto stile vi vita, un’alimentazione adatta alla nostra “macchina”, il movimento, l’aria buona, acqua pulita e serenità d’animo.
In sostanza il segreto per debellare ogni malattia conosciuta è: dare al nostro organismo il “carburante” necessario, stabilito dalla natura. Da notare che tra gli animali carnivori si registrano più tumori che negli erbivori, a conferma che la carne fa male anche ai carnivori. Non un solo beneficio può essere attribuito alla carne, mentre non vi è aspetto nutrizionale, protettivo, antiossidante di cui non sia dotato il mondo vegetale, esente, tra l’altro, da sostanze mutagene.
La carne fa MALE:
agli animali, alla salute, alla coscienza, all’ambiente, all’economia;
ma fa molto BENE:
all’industria chimico-farmaceutica, al settore medico-sanitario, agli allevatori, ai macellai, alle pompe funebri.
Franco Libero Manco
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