Seleziona una pagina
image_pdf

La penna più veloce del West, di Albino Galuppini

la penna più veloce del westDopo tre anni di intenso lavoro di ricerca e scrittura, viene alla luce la biografia di quello straordinario personaggio che fu Bill Kaysing.

Presentazione de La penna più veloce del West.

La notizia del recente allunaggio della sonda cinese Coniglio di Giada, a 41 anni dall’ultima spedizione umana, ha riportato l’attenzione del grande pubblico sull’esplorazione della Luna, squarciando il velo di imbarazzante silenzio sceso sul nostro satellite naturale.
Quello che è stato considerato il più grande successo dell’uomo in campo spaziale, la conquista della Luna, è da allora avvolto in un silenzio sconcertante, dopo i tanto sbandierati allunaggi della NASA, dal 1969 al 1972, che avrebbero dovuto dare inizio a un’epoca di nuove eclatanti missioni. La fantastica impresa americana, mai più ripetuta, ha ingenerato in diverse persone la convinzione che si sia trattato di una grandiosa messa in scena, volta unicamente ad affermare la supremazia degli Stati Uniti sull’allora Unione Sovietica nella conquista dello spazio.

Uno dei principali assertori della “beffa della Luna” fu lo scrittore americano Bill Kaysing, che già nel 1976 pubblicò il suo libro “We never went to the Moon” (“Non siamo mai andati sulla Luna”), nel quale si avanzava l’ipotesi che i filmati dello sbarco in realtà fossero stati girati in uno studio cinematografico allestito dalla NASA con la collaborazione degli Studio di Hollywood.

Lo scrittore e divulgatore scientifico Albino Galuppini, dopo una lunga e minuziosa ricerca basata su varie fonti e sulla grande mole di documenti appartenuti a Kaysing, ne traccia un accurato e completo profilo, che non mancherà di coinvolgere il lettore nel racconto di una vita avventurosa e non convenzionale.

Bill Kaysing, nato nel 1922 a Chicago, dopo una tormentata infanzia trascorsa sull’altra sponda oceanica, nei dintorni di Los Angeles, il servizio militare svolto negli anni della seconda guerra mondiale in Marina e una laurea in letteratura inglese nel ’49, fu per oltre 7 anni funzionario di una società dell’industria aerospaziale.
Nei primi anni ’60, stanco degli obblighi e dei condizionamenti imposti dal sistema all’americano medio, decise di abbandonare quella vita che lui stesso definì da “rat race ” (la corsa dei topolini) scegliendo uno stile di vita alternativo, “on the road”, vagabondando assieme alla famiglia con un camper nei vasti spazi virtualmente spopolati del Grande Ovest o vivendo a bordo di una vecchia imbarcazione dismessa dalla Marina, trasformata in casa galleggiante ormeggiata in una delle numerose baie californiane.

Questa scelta di vita, alla quale Kaysing si attenne fino alla scomparsa, avvenuta nel 2005, gli permise di esprimere al meglio la sua vocazione di scrittore, consentendogli di vedere il mondo da una prospettiva diversa, libera dalle consuetudini radicate.

La sua esistenza, pure grazie al matrimonio con la seconda moglie Ruth, si trasformò in una continua avventura, fatta d’incontri con i più strampalati e anticonformisti personaggi incappando in sempre nuove esperienze a stretto contatto con la natura. Dalla sua copiosa produzione letteraria, emerge lo spirito di un uomo profondamente libero, fuori dagli schemi, ma tutt’altro che individualista.

Kaysing fu, infatti, molto sensibile alle istanze sociali quali le condizioni di vita degli homeless (senzatetto), i barboni, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’errata alimentazione, l’inquinamento atmosferico, il controllo di massa e la manipolazione dell’informazione.

La sua opera più conosciuta è il libro sulla falsificazione dello sbarco sulla Luna, ma Bill Kaysing scrisse anche numerosi libri su diversi argomenti che spaziano dalla costruzione di abitazioni a basso costo, alla coltivazione e consumo di specie vegetali normalmente trascurate ma dall’alto valore nutritivo, alla cucina povera, al modo di difendere la propria riservatezza dalle ingerenze statali e delle multinazionali, all’utilizzo di risorse rispettando l’ambiente. Il tutto in uno stile sobrio e scorrevole, intriso di sano pragmatismo e con intenti didascalici come quello adottato da Albino Galuppini scrivendone la biografia che, a buon diritto, si può definire un manuale di scollocamento.

A distanza di qualche decennio, le soluzioni da lui proposte, per risolvere problemi che all’epoca erano percepiti solo da pochi ma che poi si sono puntualmente verificati, possono oggi essere in parte superate dall’evoluzione tecnologica, ma conservano integralmente la loro validità di fondo.

A chi acquista una copia cartacea del libro, in omaggio una copia digitale in formato PDF de: IL FRUTTETO DELL’EDEN.

ISBN: 978-960-93-5531-5 – Rilegatura in brossura filo refe, pagine: 288 – Prezzo: € 15 (+ 1,5 € di spedizione ordinaria oppure + 5 € spedizione raccomandata e dedica autografata).

Per informazioni, spedizioni cumulative e modalità di pagamento: Skype: albino.galuppini | e-mail: a.galuppini@gmail.com.

L’alternativa è comprarlo su Nexus Edizioni.

Un interessante approfondimento video

Link utili:

Luogocomune.net parla de “LA PENNA PIÙ VELOCE DEL WEST”

Sotiris Sofias presenta LA PENNA PIÙ VELOCE DEL WEST

Brief biography by Wendy L. Kaysing [English]

Albino Galuppini interviewed on THE FASTEST PEN OF THE WEST [English]

Nexusedizioni.it parla de LA PENNA PIÙ VELOCE DEL WEST

Albino Galuppini intervistato da Salvo Mandarà

Stralcio da LA PENNA PIÙ VELOCE DEL WEST

Fonte

Please rate this

NON seguire questo link o sarai bannato dal sito!